Dittatura Berlusconi, Controllo TOTALE

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ennio91
CAT_IMG Posted on 15/3/2009, 19:27




Dittatura Berlusconi
Controllo TOTALE


Scritto da Stefano Severi, il 17 dicembre 2008

CITAZIONE

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Provate, davvero, provate ad essere italiani all’estero. Spaghetti, sole e mandolino? Col cavolo. Il primo nome che ti fanno adesso è quello di Silvio Berlusconi. E poi ridono. Di te, dell’Italia, di Berlusconi. E sei lì che non sai cosa fare, cosa rispondere, non è bello sentirti deriso così ma non sai come rispondere. Provi a balbettare qualcosa. Provi a spiegare qualcosa, ma peggiori solo le cose. Semplicemente non credono a quello che racconti. L’immagine dell’Italia è ancora quella, tutto sommato, di un paese civile, un sogno per quel che riguarda la qualità della vita, per molti paesi del mondo. E quello che racconti loro non può essere vero. Maddai, nel 2008, con l’Europa unita, nessuno crede a certe cose. E ti considerano pure scemo, perchè racconti loro cretinate.

No, dico, provate voi a spiegare che una ministra, che prima era una pinup che faceva calendari, detiene questa carica perchè ha fatto una certa cosa al presidente del Consiglio, poi se ne è bullata al telefono con qualche amica, è stata intercettata, ma nessuno ha pubblicato il testo di questa intercettazione. Provate a spiegare che questa conversazione l’ha riportata solo un giornale argentino e che, in Italia, tutti sono stati zitti. Tu hai visto troppa televisione, ragazzo, è la risposta più frequente.

Provate a spiegare chi sono i nostri ministri, provate a spiegare che i giudici che lavorano sono trasferiti, provate a spiegare che la Tav in Val di Susa non serve a nulla ma è bipartisan. Oddio, provate a spiegare il concetto di bipartisan, poi quello di inciucio ed infine quello del ma anche.

All’estero sanno perfettamente che Berlusconi possiede praticamente mezza Italia, giornali, tv, cinema, case editrici, radio, ministre che fanno vedere il loro ministero, squadre di calcio e tutto il resto. Ma tutte le altre dinamiche sono immaginabili al di fuori dall’Italia.

Cosa siete, stupidi, che avete un presidente del genere e non fate niente? E’ questo il pensiero ricorrente dopo aver ascoltato le storie sopraccitate. Sicuramente stai esagerano, magari sei un po’ antiBerlusconi, e la fai davvero grande. Non sei credibile.

E questo è il punto. Non siamo più credibili, noi italiani, nemmeno nei confronti di noi stessi. Siamo reduci da 15 anni di sterile antiberlusconismo in chiave semplicemente elettorale, non sostanziale, ed ora ci ritroviamo al tappeto senza più alcun anticorpo costituzionale. Siamo talmente assuefatti a Berlusconi, al berlusconismo ed alle sue derive radical-bertinottiane e ma anche-veltroniane che tutto ci passa sopra quasi con indifferenza. Ok, talvolta raccogliamo firme, qualche sciopero, un corteo, una petizione, un post in un blog. Piccole cose, tutto sommato. Ma non sappiamo più arrabbiarci, non sappiamo più protestare. Quando dovremmo solo che andare a Roma per fare una tabula rasa così elettrificata come nemmeno il compianto Giovanni Lindo Ferretti avrebbe saputo fare, invece tutto ci sembra quasi normale.

Abbiamo perso quel senso della misura, tra reale ed improponibile, che all’estero ancora hanno e che non li porta a credere che tutto ciò che raccontiamo sia vero.

Quindici anni di antiberlusconismo senza costrutto, senza alternativa, hanno portato alla distruzione non di Berlusconi, forte ore come non mai, ma degli antiberlusconisti. Il Pd alle recenti regionali abruzzesi ha rimediato una di quelle figure che solitamente fanno i bomber bolliti a fine carriera, quando ancora si ostinano a giocare trascinandosi stancamente per il campo. Altri partiti, senza nemmeno la dignità di rinunciare a quell’appellativo, “comunista”, si scannano per le briciole. Uno scenario di desolazione totale.

Ha vinto Berlusconi. Fa male, ma tocca ammetterlo. Oggi c’è solo lui in campo, oggi gioca solo lui. La modifica della Costituzione, il ritorno della P2, la scalata al Quirinale, niente sarà improponibile per lui in futuro. Perchè non troverà nessuno ad ostacolarlo.

E noi continueremo magari a non essere d’accordo. E ad esternare il nostro disappunto ad un amico straniero. Il quale, ridendo, non potrà che commentare: “Ma allora siete proprio dei cretini se gli avete permesso tutto senza fare niente…“.

 
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